Brasile & Sud America
 
 
BOLIVIA (LA PAZ)  
Il presidente della Bolivia vuole il terzo mandato e lo sbocco al mare
di Roberto Lovari (Agenzia Fuoritutto)
La Bolivia che si vede nelle carte non è quella del passato, infatti in una guerra contro il Cile negli anni che vanno dal 1879 al 1883 perse i suoi 400 chilometri di costa sul Pacifico, facendo così della Bolivia il secondo paese, insieme al Paraguay, senza accesso ai due oceani che bagnano il Sud America. Il problema è stato riportato all’attenzione dopo l’elezione di Evo Morales alla presidenza della repubblica, primo indigeno (o indio) a diventare presidente della Bolivia.Il Paese ha una netta maggioranza di indigeni precolombiani (Aymara, Quechua) che abitano la parte occidentale montagnosa ed arida, mentre quella orientale è piana e ricca ed è abitata da meticci e da bianchi. Dopo varie vicende politiche molto tese, Morales ha trasformato la Bolivia in uno stato plurinazionale con il riconoscimento di 36 comunità indigene con le loro lingue ufficiali e il loro sistema giudiziario che convive con quello ordinario dello stato. Morales è un vecchio sindacalista dei ”Cocaleros”, ossia dei coltivatori di foglia di coca che viene masticata da secoli dalle popolazioni indigene per alleviare i disagi dell’altitudine. Morales ha sempre chiesto nelle varie sedi internazionali che l’uso della foglia di coca non venga confuso con la cocaina che pure viene prodotta chimicamente dalla foglia. I critici sostengono che le superfici coltivate a foglia di coca alimentino non solo il mercato di quelli che la masticano, ma anche quello per produrre il cloridrato di coca ovvero la cocaina che invade i mercati mondiali. Morales ha espulso di recente gli uffici degli USA che lottano contro il traffico degli stupefacenti accusandoli di intromettersi negli affari interni del paese, pochi giorni fa ha fatto lo stesso con l’Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale (USAID). Polemiche molto forti sono nate dalla decisione della Giustizia boliviana di rendere possibile un terzo mandato a Morales che era stato rieletto nel 2009. La Giustizia boliviana ha motivato la sua decisione perché considera la sua attuale presidenza come la prima della nuova costituzione vigente dal 2009. Morales inoltre, dopo molte polemiche con il Cile per riavere uno sbocco al mare, che a sua volta ha sempre ribadito che i confini sono quelli usciti dai trattati in seguito alla guerra del Pacifico, ha deciso di portare la lunga querelle nei tribunali internazionali. Infatti la Corte Internazionale dell’Aia ha comunicato di aver ricevuto dalla Bolivia l’istanza per riavere lo sbocco al mare dal Cile.

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