Brasile & Sud America
 
 
SUD AMERICA E LATINA  
Arresti a Cuba durante il vertice latino americano della CELAC.
di Roberto Lovari
Martedì 29 e mercoledì 30 gennaio si è celebrato l’ennesimo vertice dei paesi latino americani. L’ALBA (Alleanza Bolivariana per l’America), creata da Chavez nel 2010 all’auge della sua fama regionale, l’UNASUR (Unione delle Nazioni dell’America del Sud), creata dal brasiliano Lula, l’ultima creatura creata da Chavez prima della sua morte, la CELAC (Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi) sono solite fare vertici e riunioni. In generale, dopo lunghe discussioni, vengono approvate dichiarazioni e documenti vari, tema primo è la condanna dell’embargo USA a Cuba. Poco, se non pochissimo, viene poi messo in pratica. Occorre dire che nemmeno la più famosa e potente OSA (Organizzazione degli Stati Americani), ne fanno parte anche USA e Canada, si sottrae a questo destino. Però questa riunione della CELAC a Cuba potrebbe essere diversa. Come è stato osservato criticamente, la presenza di 33 capi di stato o loro rappresentanti a Cuba dà una legittimità al regime dittatoriale dei fratelli Castro, ultimo regime comunista nel mondo occidentale. Si è osservato inoltre che nessun capo di stato o suo rappresentante incontrerà rappresentanti dell’opposizione cubana. È bastato un cenno dell’opposizione a voler fare dei piccoli vertici alternativi” per richiamare l’attenzione che ha scatenato la repressione poliziesca. La illegale Comision Cubana para los Derechos y Riconciliacion Nacional ha denunciato l’arresto di almeno 40 dissidenti e minacce e intimidazioni ad altri 18, ad altri cinque è stato intimato di restare in casa fino alla fine del vertice. La stessa organizzazione aveva denunciato come nel 2013 gli arresti erano stati 6424, seimilaquattrocentoventiquattro! Gli arresti non hanno creato problemi ai capi di stato che hanno fatto a gara per farsi fotografare con Fidel Castro. Un caso particolare è quello del presidente del Brasile, Dilma Rousseff che, non solo si è fatta fotografare con Fidel Castro, ma ha anche inaugurato un gigantesco investimento brasiliano di ben un miliardo di dollari nella costruzione del porto di Maciel. Forti i dubbi del Brasile sulla validità economica e sull’opportunità politica dell’investimento. Molti osservano che le migliaia di medici cubani in Brasile fanno un buon lavoro nella sanità e che ad ottobre ci sono le elezioni presidenziali. L’Unione Europea non manca di fare la sua parte per legittimare la dittatura militar-comunista dei fratelli Castro, infatti mercoledì è stato dato il via libera per un accordo commerciale tra la Comunità Europea e Cuba.

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