Brasile & Sud America
 
 
SUD AMERICA E LATINA  
L'Alleanza del Pacifico la nuova nuova
di Roberto Lovari - Agenzia Fuoritutto
Nella settimana passata, a Cali, città della Colombia, si sono incontrati quattro presidenti latinoamericani. Faceva le funzioni di ospite Juan Manuel Santos, presidente della Colombia, con lui Henrique Pena Neto, da poco presidente del Messico, Ollanta Humala per il Perù, infine Sebastian Pinera per il Cile. I quattro presidenti facenti parte dell’Alleanza del Pacifico, hanno firmato un accordo che prevede di azzerare da adesso il 70% delle loro barriere doganali interne, si sono dati un lasso di tempo di 5 anni per eliminare le restanti. L’Alleanza del Pacifico è nata l’anno scorso in Cile, a Cerron Paranal, con la presenza del re di Spagna. In un anno di lavoro e di incontri, senza retorica e frasi roboanti, hanno costruito una nuova organizzazione economica-commerciale di grandi ambizioni. L’Alleanza dice con grande chiarezza di guardare al Pacifico, all’Asia, perché qui è la grande area economica del XXI secolo, è in questa area che si trovano i due giganti emergenti che alcuni chiamano già con il termine di “Cindia”, cioè Cina e India. La Clinton e Obama hanno già detto dove guardano gli USA, per loro il secolo XX è stato il secolo dell’Atlantico, il Pacifico sarà l’oceano del XXI secolo. L’Alleanza vuole creare un rapporto stretto con il TPP (Trans Pacific Partnership) che gli USA stanno costruendo con molti stati del Pacifico e dell’Asia. I quattro presidenti dicono: “siamo già duecento milioni di persone, il 35% del PIL dell’America Latina, il 50% delle importazione della regione, l’ottava potenza economica del Mondo”. Mentre in altre parti del Sudamerica risuonano roboanti e retoriche dichiarazioni di integrazione economica e politica seguite poi dal nulla, l’Alleanza del Pacifico ha rivendicato la propria concretezza nel liberalizzare il commercio di beni e persone. Tutto ciò mentre l’altra grande organizzazione doganale del Sudamerica, il Mercosul, vive una crisi crescente al proprio interno, senza essere riuscita in vent’anni di esistenza a stringere nessun accordo di rilievo con aree significative del mondo. I quattro presidenti hanno ribadito quattro punti forti dell’alleanza: area di libertà politica ed economica, forte adesione all’economia di mercato, forti garanzie giuridiche per gli investimenti che verranno. Dato quest’ultimo molto importante, se si guarda a quanto avvenuto di recente in Argentina e in Bolivia. L’importanza della riunione viene anche messa in risalto dalla folta lista di osservatori: Il presidente del Governo spagnolo Rajoy, autorità di Canada, Guatemala, Nuova Zelanda, Uruguay, Australia e Giappone. L’Italia ha brillato ancora una volta per la sua assenza, anche se il nostro paese ha un vice ministro per l’America Latina!!!

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