Brasile & Sud America
 
 
SUD AMERICA E LATINA  
America Latina, Indipendenza figlia della Massoneria
Roberto Lovari - Avanti! 23/4/2011
Nel mondo non è solo l’Italia a ricordare il raggiungimento dell’indipendenza, in America Latina sono iniziate l’anno scorso, e continueranno per un decennio, le celebrazioni dei duecento anni dell’indipendenza dalla potenza coloniale, la Spagna. Per la nascita del Brasile indipendente bisognerà aspettare il 2022 per celebrare l’evento verificatosi con modalità diverse. Come noto i viaggi di Colombo produssero la nascita di due grandi imperi coloniali, quello spagnolo e quello portoghese. Dal Texas, dal New Messico, dalla California alle gelate lande della Terra del Fuoco, gli iberici dopo aver vinto le civiltà e le popolazioni native, conquistarono e popolarono questa area immensa, più di 20 milioni di chilometri quadrati, il doppio della nostra Europa. In tre secoli avvenne il popolamento delle rispettive aree coloniali, tra grandi difficoltà per le caratteristiche climatiche e le grandi distanze tra le varie aree colonizzate. I colonizzatori, per i fini dello sfruttamento economico dei loro possedimenti, portarono dall’Africa grandi quantità di negri, contribuendo così alla nascita di una popolazione multietnica nelle Americhe. Per circa trecento anni le colonie latino-americane sostennero, con il loro lavoro e le loro ricchezze, la Spagna e il Portogallo. Le enormi risorse strappate alle miniere e nelle piantagioni finanziarono i due paesi, dove le case regnanti e le aristocrazie sempre più imbelli si dedicavano solo a guerre in mezzo a lussuosi sfarzi. Ma, verso la fine del secolo XVIII, questa realtà cominciò ad entrare in crisi, una crisi che portò nei primi due decenni del secolo XIX alla fine dell’impero coloniale spagnolo e poi di quello portoghese. Furono ragioni economiche, politiche ed ideali a far scatenare un processo che avrebbe portato all’indipendenza l’intera America Latina Tra gli ultimi anni del secolo XVII e durante tutto il secolo successivo, diventò dominante in tutti i campi del sapere l’Illuminismo. Nel campo filosofico l’Illuminismo prosegue il cammino delle tendenze razionalistiche ed empiristiche maturate nel Seicento. Nell’ordine politico, sociale ed economico esso intende seguire il criterio dell’utilità distruggendo tutto ciò che è vessatorio, illogico ed arbitrario, per costruire una società ordinata razionalmente sulla base di principi costanti e di diritti naturali, cioè innati in ogni uomo in quanto ragionevole. Nell’ordine religioso ,propugna  altresì una religione naturale, riducendosi in complesso alla credenza in un Essere Supremo, scevra da ogni dogmatismo e nella promozione della virtù e della filantropia. Un grande veicolo per la diffusione delle idee dell’Illuminismo in Europa e nelle Americhe fu la Massoneria. Nata in Inghilterra ai primi del Settecento, la Società dei Liberi Muratori, con le sue Logge, più o meno segrete, e i suoi valori improntati alla tolleranza religiosa, di fratellanza universale e libertà politica, si diffonde nella nobiltà e nella borghesia , schierandosi nel mondo della Riforma su posizioni  lealiste , di duro contrasto con il potere in genere nel mondo cattolico. Dopo essersi diffusi in varie forme nell’Europa, l’illuminismo e la Massoneria approdarono nel Nord America e nelle Americhe a dominazione iberica. Qui trovarono in modo particolare un terreno adatto alla loro diffusione. La società latinoamericana aveva una composizione molto variegata, con forti contrasti interni. Il potere politico e religioso era nelle mani degli uomini che venivano dalla madrepatria per amministrare le colonie, in genere si arricchivano e tornavano in patria a godersi il frutto del loro lavoro e molto spesso della corruzione. Tenuta lontana dal potere erano i creoli, quella parte della popolazione che, pur di origine iberica e benché vi abitasse da secoli, spesso ricca ed istruita, spesso una vera aristocrazia fondiaria, ribolliva di proteste e di ambizioni. Escluse da tutto erano le popolazioni indigene e gli schiavi negri. È naturale che tra i creoli le nuove culture e gli avvenimenti europei avessero grande eco e ripercussioni, nonostante l’Inquisizione e la repressione poliziesca. La rivolta delle tredici colonie inglesi è uno degli avvenimenti che colpirono di più e accesero gli animi dei creoli latinoamericani . Eco non meno grande ebbe la successiva rivoluzione francese. A tutto ciò si aggiunsero gli avvenimenti e le conseguenze della vicenda di Napoleone Bonaparte. La rottura dei rapporti politici tra madrepatria e colonie per le vicende napoleoniche fece da miccia ad un fuoco che avrebbe distrutto le colonie spagnole e portoghesi. Nei decenni di lotta per l’indipendenza, furono le idee dell’Illuminismo, della rivoluzione francese, i principi di eguaglianza e di libertà della Massoneria a scaldare i cuori e le menti dei sudamericani. Non fu solo nel Nord America che la Massoneria, si pensi a Washington e a Franklin, dette una forte impronta di se agli avvenimenti storici, ma anche in Sudamerica uomini come Miranda ci permettono di dire, senza pericolo di smentita, che l’indipendenza latinoamericana è figlia della Massoneria. Miranda non fu solo massone, ma fondò logge come la “Lautaro”. Dentro questa loggia furono iniziati molti protagonisti della guerra per l’indipendenza, basta ricordare Bolivar e San Martin. Ma le idee di libertà della Massoneria avevano appena terminato di dare i loro frutti nelle vecchie colonie spagnole, che anche nella colonia portoghese del Brasile i Massoni furono i protagonisti principali della nascita dell’indipendenza  Quello che è conosciuto come il “patriarca dell’indipendenza”, cioè del distacco del Brasile dal Portogallo, Jose Bonifacio De Andrade, è un membro influente del ”Grande Oriente del Brasile”. Al momento della dichiarazione dell’indipendenza,il suo autore, il reggente Dom Pedro de Bragança, che si dichiara imperatore del Brasile, è il Gran Maestro della Massoneria del Brasile. Certamente dopo ci saranno rotture, ma la Massoneria avrà .un ruolo sempre importante. Padre Diogo Antonio Fejo, uomo forte della reggenza, che consentì al Brasile di mantenere la sua indipendenza, fu membro di rilievo della Massoneria. A chi voglia approfondire, consiglio il lavoro della dottoressa Vittoria Bianchi “La Massoneria In America Latina”, Erasmo edizioni, una ricerca attenta e rigorosa sulle grandi pagine scritte dalla Massoneria in America Latina.

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