Brasile & Sud America
 
 
SUD AMERICA E LATINA  
Pedofilia, è scontro tra Massoneria e Chiesa Cattolica
di Roberto Lovari Avanti! 04/05/2010
Nell’America Latina si trova quasi la metà dei cattolici esistenti nel mondo. Certamente le confessioni evangeliche e in particolare quelle neopentecostali hanno conquistato molte anime in questa area geografica che va dal Rio Grande, fiume che fa da confine tra il Messico e gli USA, e la lontana Terra del Fuoco a sud dell’Argentina. Si parla addirittura di un 20% di fedeli persi a vantaggio dei protestanti nelle loro varie configurazioni. Ma un altro pericolo si presenta per i cattolici del Nuovo Mondo, lo scandalo dei religiosi travolti da accuse di pedofilia. Per difendere il Papa Benedetto XVII è scesa in campo la potente CELAM (Conferenza Episcopale dell’America Latina), l’organizzazione che riunisce tutte le decine di conferenze episcopali dei vari stati di lingua spagnola e del Brasile, forte di migliaia di vescovi. Un comunicato secco e chiaro accusa alcuni mezzi di comunicazione di “ricostruzioni false e calunniose” sui comportamenti del Papa. Ma se la CELAM ha difeso con fermezza l’operato di Benedetto XVII sulle vicende dei sacerdoti accusati di pedofilia, alcuni cardinali latino americani in carica nella curia romana sono andati molto al di là. Il cardinale colombiano Dario Castrillon in un’intervista del 22 aprile alla radio RCN di Bogotà ha detto che non si pentirà mai dell’aiuto dato ad un vescovo francese che non denunciò un sacerdote pedofilo. Secondo Castillon vi è una “persecuzione contro la Chiesa dietro la quale c’è la massoneria”. Un altro grande esponente del cattolicesimo latino americano, l’Arcivescovo di Lima Juan Luis Cipriani, molto conosciuto a Roma per il suo proselitismo a favore dell’Opus Dei, ha affermato che “dietro la campagna internazionale contro il Papa c’è il diavolo”. Queste dichiarazioni vengono fatte mentre nei vari paesi dell’America Latina scoppia una serie di scandali, dal Messico che chiede perdono per i comportamenti del fondatore dei Legionari di Cristo Marco Maciel, all’Argentina, dal Cile al Nicaragua. Ma se le vicende dei padri pedofili scuotono le coscienze, le vicende boccaccesche dell’ex vescovo Fernando Lugo, presidente del Paraguay, suscitano ilarità e disillusione. Un nuovo caso di richiesta di riconoscimento di paternità di un bimbo concepito quando Lugo era vescovo da aggiungersi agli altri già nati ha duramente colpito il prestigio della Chiesa Cattolica.
Per rendere ancora più difficili questi giorni per il Cattolicesimo latino americano molti ambienti anti castristi di Miami hanno duramente attaccato il primate della Chiesa Cattolica cubana, il Cardinale Jaime Ortega, che su “Palabra Nueva”, rivista ufficiale della Chiesa cubana, scrive cose che andrebbero bene su Granma, organo ufficiale del partito comunista cubano, o su Juventud Rebelde dei giovani comunisti cubani.
Ecco un piccolo brano dell’articolo incriminato: “ Il fatto tragico della morte di un prigioniero per sciopero della fame ha dato luogo ad una guerra verbale dei mezzi di comunicazione degli Stati Uniti, della Spagna e di altri paesi. Questa forte campagna mediatica contribuisce ad esacerbare ancora di più la crisi. Si tratta di una forma di violenza mediatica alla quale il governo cubano risponde con i suoi metodi”. Gli anti castristi hanno rinfacciato al Cardinale Ortega di accusare i mezzi d’informazione di far conoscere che a Cuba ci sono 200 prigionieri politici e che, a differenza di quanto hanno fatto gli USA a Guantanamo, Cuba si rifiuta di far entrare la Croce Rossa nelle sue prigioni. Fariñas, il coraggioso esponente del dissenso in sciopero della fame da febbraio, ha detto senza peli sulla lingua che la Chiesa fa così perché non vuole perdere alcuni privilegi che il comunismo cubano le ha concesso. Fariñas aggiunge che il clero semplice, a differenza delle gerarchie, lotta per il cambiamento democratico.
La Chiesa Cattolica ha scritto belle pagine per le libertà individuali e politiche in America Latina. In questi giorni si ricorda il sacrificio del Vescovo Oscar Romero, ucciso dai generali di destra mentre celebrava la messa a San Salvador. Speriamo che le vicende, le stupide dichiarazioni, i comportamenti faziosi di questi giorni non offuschino le tante battaglie dei cattolici e dei loro religiosi in difesa degli oppressi di tutte le Americhe.

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