Brasile & Sud America
 
 
PERÙ (LIMA)  
Perù: uno sviluppo economico e sociale in silenzio
di Roberto Lovari
Per alcuni anni il Perù ha occupato spesso l’attenzione della grande stampa internazionale. Basti ricordare come il movimento guerrigliero di stampo maoista, Sendero Luminoso, inferiore per numero di membri e di azioni solo alla guerriglia colombiana, abbia segnato con migliaia di morti la storia del paese. La vicenda del nippo-peruviano Alberto Fujimori è ancora aperta sul piano penale, data la sua richiesta di grazia e per la forza del partito politico guidato dalla figlia Kiko. Fujmori sconta una pesante condanna per la violazione dei diritti umani durante i suoi 10 anni di presidenza. Dopo la delusione della presidenza di Alejandro Toledo, primo indio di uno stato dove la maggioranza della popolazione è di origine precolombiana, si arriva alle elezioni del 2011. Si confrontano per la presidenza della Repubblica Ollanta Humala, un ex militare con passate simpatie chaviste, e Kiko Fujimori. Una scelta tra aids e cancro, dice il premio Nobel per la letteratura Mario Vargas Llosa. Vince Humala che apre per il paese un periodo particolare. Certamente non mancano i problemi, scontri sociali, cambi soventi di ministri e di presidente del Consiglio, il Perù, nonostante sia una repubblica presidenziale, prevede questa carica. Continuano gli scontri con il narcotraffico e i rimasugli del movimento terroristico di Sendero Luminoso. Ma tutto questo appare ben poca cosa a confronto con quello che avviene nei paesi vicini, come Argentina, Ecuador, Venezuela e Bolivia. Diceva in un recente articolo il grande commentatore Oppenheimer del El Nuevo Herald di Miami che :”il Perù avanza senza discorsi”. Mentre i vicini sprecano la grande occasione del boom economico della storia recente per gli alti prezzi delle materie prime, il Perù continua a crescere riducendo la povertà con maggiore rapidità dei paesi vicini. Quest’anno, l’economia del Perù crescerà un 5,4%, la media latino americana e caribegna è del 2,7%, secondo le previsioni del FMI. L’inflazione è al 2,5%, mentre in Argentina è del 25%, per non dire di quella venezuelana. La povertà è diminuita della metà negli ultimi anni, dal 53% del 2000 al 26% di adesso. A Oppenheimer, che gli ha domandato cosa lo ha spinto ad abbandonare il radicalismo di Chavez, Humala ha risposto: “la gente non mangia i discorsi”. Spesso Humala è attaccato per i suoi bassi indici di popolarità, a fronte di quelli molto più alti della moglie Nadine Eredia, Humala risponde che lui lavora per il paese e la moglie non si candiderà alle prossime elezioni presidenziali, la legge peruviana lo vieta ai parenti del presidente uscente. Il Perù è entrato , insieme a Messico, Cile e Colombia, nella “Alleanza del Pacifico” da molti osservatori vista come la nuova potenza economica dell’America Latina.

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