Brasile & Sud America
 
 
COLOMBIA (SANTA FÈ DE BOGOTÀ)  
Elezioni in Colombia: il Presidente Santos mantiene la maggioranza, ma il vincitore è Uribe.
di Roberto Lovari – agenziafuoritutto.it
Domenica 9 marzo si è votato in Colombia per il Congresso composto dalla Camera dei Rappresentanti e dal Senato. Dei 32,8 milioni di cittadini hanno votato solo 14 milioni circa, il 43,4%, pochi per uno standard europeo di partecipazione, ma accettabile per un paese turbolento come la Colombia. Sono state le elezioni più sicure della sua storia recente, quando elettori e candidati correvano forti rischi di vita. Sono state elezioni di grande importanza perché il paese si trova di fronte ad una scelta non facile. Ci sono quelli, come l’attuale presidente Juan Manuel Santos, che sono disposti anche a pagare prezzi alti pur di porre fine al conflitto con la guerriglia delle FARC (Forze Armate Rivoluzionarie Colombiane) e l’ELN (Esercito di Liberazione Nazionale). In 50 anni sono morti più di 200.000 persone e ci sono stati quasi 5 milioni di sfollati. Dall’altra parte ci sono uomini, come l’ex presidente Alvaro Uribe, che ritengono che l’unica risposta alla guerriglia sia la soluzione militare, senza alcun cedimento a quelli che considerano solo terroristi. I colombiani hanno indubbiamente premiato la sua dura posizione contro la guerriglia, non solo eleggendolo al Senato, è la prima volta nella storia della Colombia che viene eletto un ex presidente, ma dandogli ben 20 seggi al Senato sui 102 che lo compongono e 12 alla Camera dei Rappresentanti. Santos ha perso seggi in ambedue i rami del Congresso, ma insieme agli alleati ha conservato la maggioranza alla Camera dei Rappresentanti e un ruolo centrale in Senato con 47 su 102 componenti. Santos ha invitato Uribe a lasciare da parte odi e rancori. Nel passato hanno governato insieme per lunghi anni, uno come Presidente, Uribe, l’altro, Santos, come suo ministro della difesa. Santos sa che questo non avverrà, perché presto sarà in discussione una possibile pace con la guerriglia, con cui sono in piedi trattative da più di un anno a Cuba. Santos andrà avanti, con il Partito della sinistra colombiana, il Polo Democratico, e l’Alleanza Verde ci sono i voti anche in Senato per un accordo di pace con le FARC. Ora la partita è tutta nelle mani della più vecchia guerriglia del mondo, dovrà scegliere la pace o continuare la lotta armata.

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