Brasile & Sud America
 
 
BRASILE (BRASILIA)  
Chi vuole andare a vedere la Coppa non guardi la TV brasiliana.
di Roberto Lovari pubblicato da agenziafuoritutto.it in data 22/03
Qualche giorno fa c’è stata una gran discussione in Brasile, l’occasione è stata la data dei 100 giorni dalla Coppa del Mondo 2014. Sarebbe lungo riportare il fiume di dichiarazioni sul tema della preparazione degli stadi e delle strutture inerenti: aeroporti, strade, strutture alberghiere. La presidente Dilma Rousseff ha dichiarato che tutto è pronto e tutto andrà benissimo. La Rousseff è persona seria, però per crederle non bisogna ascoltare la TV brasiliana, ad esempio il popolarissimo telegiornale delle 7 del mattino, Bom Dia Brasil (Buongiorno Brasile), di venerdì 21 marzo. Sembrava di ascoltare un bollettino proveniente da Bagdad o da Kabul. Come si sa, da alcuni anni a Rio è cominciata l’occupazione di decine di “favelas”, dove regnava il dominio assoluto dei narco trafficanti. Elicotteri, mezzi blindati, migliaia di poliziotti e forze speciali hanno messo sotto il controllo della legge queste aree popolari installandovi le cosiddette UPP (unità di polizia pacificatrice). Dopo un periodo di calma, le bande sono riapparse. Il telegiornale, in un lungo servizio, ci dice che decine di criminali hanno attaccato questi posti di polizia incendiandone anche uno. Dal 2012 ben dodici poliziotti e militari sono morti. Pronta riunione del Governo di Rio, che ha detto che chiederà l’aiuto federale. Il telegiornale continua intervistando Alexandre Garcia, stimato opinionista. Senza mezzi termini dice che in Brasile l’insicurezza è totale, e che tra le 50 città più pericolose al mondo ben 17 sono brasiliane. Sullo schermo passano altre immagini che mostrano alcune città del paese dove la polizia è in sciopero, seguono autobus con passeggeri in lacrime, sono stati assaltati sulle strade che conducono da Brasilia alle varie città dell’immenso paese che è il Brasile. Questo quanto trasmesso dal TG Bom Dia Brasil del 21 di marzo. Il Governo brasiliano ha protestato alcuni giorni fa, perché il Governo francese ha ricordato ai propri cittadini che l’anno scorso solo a Brasilia si sono registrati ben 500 “sequestro relampago”, ovvero sequestri rapidi, in cui il malcapitato è costretto a ritirare soldi dalle casse elettroniche e poi è rilasciato. Rimanendo nel campo bancario, è proibito telefonare nelle agenzie, potreste avvertire qualcuno fuori dalla banca per le “saidinha de banco”, assalti a persone che hanno appena ritirato soldi. Qualche giorno fa il capo del PCC (Primo comando della capitale) Marcola, una poderosa organizzazione criminale che controlla migliaia di detenuti dentro e fuori le prigioni di tutto il Brasile, è stato trasferito al RDD, una specie di nostro 41 bis. I servizi segreti hanno intercettato l’ordine di attacco ai turisti durante la Coppa. Nel 2006 gli attacchi del PCC provocarono centinaia di morti e bloccarono anche la Borsa di San Paolo. Certamente andrà tutto come dice la Presidente Dilma, basta non guardare la TV brasiliana.

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