Brasile & Sud America
 
 
BRASILE (BRASILIA)  
Brasile: Dilma Rousseff sceglie il suo
di Roberto Lovari - da agenziafuoritutto.it
A fine gennaio vi è stato un rimpasto nel governo della Presidente Dilma Rousseff, ufficialmente si è trattato di sostituire quattro ministri dimessisi per ragioni diverse, due di loro per potersi candidare alla carica di Governatore nei loro stati. Il ministro della Casa Civil, Gleisi Hoffman, nello stato del Paranà, quello della sanità, Alexandre Padilha, nello stato di San Paolo. La Dilma ha colto l’occasione per collocare in un ministero strategico, quello della Casa Civil, l’uomo di sua totale fiducia Aloizio Mercadante. Nel governo brasiliano la Casa Civil svolge un ruolo molteplice, in pratica coordina la maggioranza ed è quello che raccoglie le richieste dei partiti della maggioranza per le molteplici nomine di competenza del Governo Federale. Si tenga presente che nel passato questo incarico è stato ricoperto da uomini del calibro di Palocci e dalla stessa Dilma negli ultimi anni del secondo mandato di Lula. Un ministero chiamato, in campagna elettorale, a mediare le mille crisi di una maggioranza ampia, ma litigiosa e bisognosa di incarichi di ogni tipo. Mercadante è sicuramente l’uomo adatto, per storia e capacità. Compagno della stessa Dilma nella opposizione ai generali, fondatore insieme a Lula del PT, ha ricoperto incarichi molto importanti nella sua lunga militanza nel partito. Ha carisma, ma nel contempo è uomo colto, cattedratico, è stato discepolo del grande economista Celso Furtado. Sulla carta le possibilità di una rielezione della Dilma sono ampie, forse addirittura al primo turno, ma non mancano i punti interrogativi, e non sono pochi. Occorre tenere insieme la maggioranza e ampliarla, come pare possibile, concedendo nuovi ministeri, ma non solo per i voti, anche perché sono il numero dei deputati che appoggiano la Dilma a decidere i tempi nella propaganda obbligatoria in TV. Mercadante dovrà gestire le difficili situazioni creatisi dove il PT e il suo principale alleato, il PMDB, il partito del vice presidente Temer, presentano candidature diverse per la carica di governatore, vedi i casi degli stati di San Paolo, Rio de Janeiro, Bahia e forse Minas Gerais, come dire il 50% degli elettori con il 60% del PIL del Brasile. Vi è la grande incognita dei Campionati del Mondo di calcio di giugno e luglio. L’insuccesso, o il successo, di questo avvenimento, il risultato della squadra del Brasile, i possibili movimenti di protesta vanno gestiti con grande attenzione ed intelligenza. Superfluo dire che possono pesare enormemente sulle scelte degli elettori brasiliani. Ecco perché occorre un uomo colto, con esperienza di partito e grande carisma per gestire questo insieme di varianti complesse e di difficile previsione.

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