Brasile & Sud America
 
 
BRASILE (BRASILIA)  
Il Brasile in ansia per la visita del Papa
di Roberto Lovari
Mercoledì 17 il più popolare dei telegiornali della potente rete Globo, ha aperto la sua edizione mattutina, il Bom Dia Brasil delle 7,30 di mattina con un ampio servizio sulla visita del Papa in Brasile per la Settimana Mondiale della Gioventù. Il grande paese dei Tropici è teso e preoccupato per questo evento, il più grande avvenimento mondiale della Chiesa Cattolica. Le recenti manifestazioni di piazza, che hanno messo a rischio la Coppa delle Confederazioni, hanno acceso grandi preoccupazioni per la sicurezza del Papa. Martedì a Brasilia, l’ABIN, (Agenzia Brasiliana d’Informazione) ovvero i Servizi Segreti del paese verde–oro ha detto con grande chiarezza che “vede le manifestazioni di strada come la maggiore fonte di pericolo per la visita del Papa, tanto a San Paolo quanto a Rio de Janeiro”. Nonostante l’avvertimento, il ministro del GSI (Gabinetto di Sicurezza Istituzionale), il generale Jose Eliot Siqueira, ritiene che le proteste non saranno un problema per l’evento. Lo stesso ABIN, nei giorni scorsi, aveva detto di temere nei movimenti che avevano promosso le manifestazioni l’infiltrarsi di elementi estremisti. Il Papa ha già fatto sapere che non cambierà il suo programma che prevede anche una visita ad un carcere minorile, ad una “favela pacificada”, ovvero una favela da poco tempo ricondotta sotto il controllo dello stato. Incontrerà anche dipendenti da droghe. Il Papa andrà anche al maggiore santuario cattolico del Brasile, quello di Aparecida, dedicato alla Vergine Maria, che, con i suoi undici milioni di cattolici visitanti, è un momento centrale del cattolicesimo brasiliano. La Chiesa Cattolica vede in questa visita del Papa la carica per fermare il fenomeno del passaggio dei suoi fedeli al campo degli Evangelici. Nella versione neopentecostale, in circa venti anni, sono passati da dodici a quaranta milioni. L’ultimo censimento realizzato in Brasile dice che i cattolici sono scesi al 64% del totale. Non mancano, anche se non espressi, dubbi di qualche azione di disturbo. Ad ogni modo tutte le istituzioni sono impegnate per il buon esito dell’evento. Ad esempio, per facilitare il movimento dei fedeli, Rio de Janeiro ha deciso di rendere festivi i giorni di giovedì e venerdì quando ci saranno i grande eventi della visita. Non sono logicamente mancate le polemiche. Il grande giornale di San Paolo A Folha, domenica ha scritto che l’incontro dei giovani cattolici è costato tra i 320 e i 350 milioni di reais, circa 120 milioni di euro. Tema pericoloso, dopo le grandi manifestazioni contro le spese per la Coppa delle Confederazioni. Pronta la risposta, in una conferenza stampa il Cardinale Scherer, che molti ricorderanno come possibile papabile, ha affermato che gran parte dei costi sono pagati dagli stessi pellegrini e che le spese devono essere viste come investimenti per i giovani, sono spese che generano lavoro e entrate per lo stato, devono essere viste come “un’iniezione di energia” per l’economia brasiliana che, come ormai tutti sanno, non sta passando uno dei suoi momenti migliori. L’inverno australe di questi giorni, in alcune zone dello stato di Rio Grande del Sud si prevede gelo e forse neve, darà a Rio un clima più adatto a sopportare la grande fatica di Papa Francesco per abbracciare i milioni di fedeli cattolici del Brasile.

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