Brasile & Sud America
 
 
BRASILE (BRASILIA)  
FUORIGIOCO? Il Brasile è indietro.
di Roberto Lovari

Salvador, Brasile.
Mentre scriviamo queste righe l’Italia, vincendo la Slovenia, si è avvicinata al risultato che ne assicura la partecipazione al Campionato Mondiale di calcio del 2014 che si terrà in Brasile. A ragione il Brasile in questi ultimi tempi è all’attenzione di tutti per i molteplici risultati positivi raggiunti in molti campi. Una economia da anni in forte crescita, una vita democratica in costante consolidamento, una seria lotta alle secolari disparità sociali, hanno costruito un’immagine di affidabilità al paese sudamericano. Devono essere stati sicuramente questi dati che hanno fatto affidare al Brasile lo svolgimento del Campionato Mondiale di calcio del 2014 e le Olimpiadi del 2016. Ma il paese ha le strutture necessarie per lo svolgimento di questi grandi avvenimenti? Per esempio, le infrastrutture aeroportuali? A leggere quanto scrivono i giornali brasiliani in questi giorni e dalla nostra esperienza personale per l’aeroporto di Salvador de Bahia, si possono nutrire seri dubbi. Ma facciamo parlare i giornali brasiliani: l’autorevole “Folha de Sao Paulo” del 22 marzo scorso titola seccamente: “l’infrastruttura è al disotto della domanda nel settore aereo”. Dopo aver spiegato le origini sociali ed economiche dell’aumento del trasporto aereo in un paese, non dimentichiamolo mai, continentale, il giornale scrive: “ gli investimenti necessari all’ampliamento della capacità delle infrastrutture aeroportuali non hanno accompagnato il ritmo della crescita della domanda” e prosegue: “ I principali aeroporti brasiliani non hanno mezzi di accesso, condizioni di pista, locali e installazioni adeguate per attendere la domanda tanto interna che internazionale nel prossimo futuro. Grandi eventi come la Coppa del Mondo del 2014 e le Olimpiadi del 2016 aggraveranno drasticamente i problemi”. Il Presidente Dilma Rousseff, consapevole del problema, ha creato l’APO (Autorità Pubblica Olimpica) con lo scopo di seguire i lavori in vista dei due grandi avvenimenti, mettendovi a capo un uomo prestigioso come l’ex presidente del Banco Central, la nostra Banca d’Italia, Henrique Meirelles. Scettico rimane l’altro grande giornale brasiliano “O Estado de Sao Paulo” che sabato 26 ha scritto e traduciamo: “Il sistema aeroportuale soffre oggi le conseguenze dell’incompetenza con cui il governo Lula ha amministrato il programma di investimenti solo parzialmente eseguito. Dei 6,7 miliardi di reais utilizzabili dall’INFRAERO per investimenti tra il 2003 e il 2007, solo 65 miliardi , cioè solo il 40%, furono investiti. Le opere che fanno parte del programma per la Coppa del Mondo del 2014 registrano grandi ritardi. Degli investimenti di quasi 5.6 miliardi di Reais programmati per gli aeroporti delle 12 città che accoglieranno le partite della Coppa, solo 302 milioni di reais sono stati messi a contratto e solo 132 milioni, ossia il 2,4% dell’investimento totale, sono stati di fatto spesi.
Questo scrivono i giornali brasiliani che abbiamo tradotto semplicemente. Come esperienza personale possiamo solo citare quanto avvenuto il 12 di marzo all’aeroporto di Salvador, una delle sedi della Coppa che dovrebbe vedere grandi lavori. Niente di niente, niente lavori e grande impreparazione del personale aeroportuale. I passeggeri del volo proveniente da Lisbona sono stati bloccati perché prima dovevano svolgere le operazioni di controllo passaporti tutti, diciamo tutti, i passeggeri del volo proveniente da Madrid perché era atterrato prima. Tutti fermi in attesa, comprese le donne con bambini piccoli, alle quali è stato ricordato con toni fermi che non hanno più la precedenza, né all’imbarco né allo sbarco. Una novità mondiale. Per non dire del caos alla consegna dei bagagli, dove un piccolo nastro doveva sbarcare circa 1000 valige. Si dirà come a Roma. La lentezza e i modi sgarbati del personale ci hanno ricordato le operazioni negli aeroporti dei paesi comunisti, circa due ore tra arrivo e uscita dall’aeroporto.
Per chi fosse intenzionato a venire a vedere il calcio nel 2014 sarà bene informarsi se, ad esempio, è stato cancellato un primato negativo di Salvador, quello di non avere una sala di attesa per la classe business. Al ritorno in Italia, in attesa dell’imbarco, dovranno sedersi per terra, perché ci sono solo 60 sedie, mentre i viaggiatori, come si sa, sono circa 300. Non essendo sportivi, continueremo a frequentare il paese come facciamo da circa 30anni, ma eviteremo il periodo del Campionato di Calcio, gli sportivi italiani sono stati avvisati.


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