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VENEZUELA (CARACAS) |
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Venezuela: elezioni decisive il 6 dicembre
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Di Roberto Lovari – da agenziafuoritutto.it |
Il Venezuela vive una campagna elettorale tra le più tese della sua storia. Infatti il sei di dicembre ci saranno le elezioni per il rinnovo dei 165 seggi dell’Assemblea Nazionale. Tutti i sondaggi danno per perdente il PSUV (Partito Socialista Unificato del Venezuela) del Presidente Maduro, in favore dei candidati del MUD (Tavola Unitaria Democratica). Le elezioni si svolgono in una situazione economica e politica senza precedenti nel suo passato. La crisi economica e cambiaria, le scelte economiche del Governo, hanno provocato la scarsità di beni primari. La caduta del prezzo del dollaro, fonte del 95% delle entrate di valuta straniera per il paese, ha reso più difficile l’acquisto crescente di beni alimentari all’estero. I venezuelani sono costretti ogni giorno a fare per lo meno quattro ore di fila di fronte ai supermercati per acquistare beni primari che poi spesso non trovano. Per Maduro tutto questo ha origine ed è organizzato dalla estrema destra del paese, in combutta con gli USA, da sempre nemici della “Rivoluzione Bolivariana” portata avanti fin dalla prima elezione presidenziale di Chavez nel 1998. Il paese vive l’inflazione più alta del mondo, gli osservatori dicono il 300% all’anno! Corruzione e contrabbando fanno da cornice alla drammatica situazione. In nessun paese vi è un divario così grande tra valore ufficiale della moneta e quello del mercato nero o parallelo, dove il dollaro ufficiale viene venduto a 6,6 bolivares contro i 700 del nero! Di recente il Governo venezuelano ha chiesto la chiusura del sito “dollartoday” dove viene fatta la valutazione quotidiana del dollaro parallelo, perché avvelena l’economia del Venezuela. Il clima politico non è meno pesante di quello economico, sono giornaliere le denunce degli organismi internazionali di difesa dei diritti umani sulle violazioni operate nel paese. H.R.W., Amnesty International, la SIP (Società Interamericana della Stampa), l’organizzazione mondiale dei Parlamenti denunciano i comportamenti subalterni al potere esecutivo della giustizia. Di recente è fuggito negli USA un giudice che ha dichiarato che subì forti pressioni per condannare l’oppositore Lopez a 14 anni di prigione. Di fronte ai sondaggi che danno Maduro con l’80% o addirittura il 90% dei votanti. E’ stata cambiata la legge elettorale, una parte dei collegi, dove gli chavisti sono più forti, avranno più seggi. Si potrebbe avere, come già successo nel passato, una opposizione con più del 50% dei voti, ma con meno deputati degli chavisti. Maduro, senza mezzi termini, ha detto:” i borghesucci preghino perché si vinca, altrimenti sarà il caos”. Ha ripetuto per ben due volte negli ultimi giorni che non consegnerà le vittorie della rivoluzione e che il PSUV deve vincere, sia come sia. L’UNASUR (Unione delle Nazioni del Sud) manderà una delegazione per seguire le elezioni, ma avrà poteri limitati, ogni sua dichiarazione, prima e dopo le elezioni, dovrà essere autorizzata del CNE (Comitato Nazionale Elettorale) controllato dal Governo di Maduro. |
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