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VENEZUELA (CARACAS) |
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Venezuela tra Carnevale e manifestazioni contro Maduro.
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di Roberto Lovari – da agenziafuoritutto.it |
Il 5 di Marzo dell’anno scorso veniva meno Hugo Chavez, personaggio amato ed odiato da milioni dei suoi compatriotti. Con notevole carisma ha rilanciato le posizioni della sinistra massimalista e castrista del Sud America. Il suo modello di “Socialismo del xxi secolo ”ha conquistato spazio nel suo paese e in campo internazionale, il tutto sostenuto dalle generose entrate petrolifere che gli hanno permesso vasti programmi sociali in patria e generose solidarietà all’estero. Naturali le conseguenti e numerose vittorie elettorali e le simpatie degli stati sostenuti con cospicui aiuti, in primo luogo Cuba, salvata addirittura dal disastro economico. Ad un anno dalla scomparsa di Chavez, il quadro del Venezuela è cambiato, la vecchia leadership all’estero si sta sbiadendo. I nodi dell’economia, l’insicurezza, la scarsità di beni di prima necessità nei negozi hanno creato una situazione che il successore designato, Nicolas Maduro, fatica sempre più a controllare. Sono quasi quattro settimane che nel paese si susseguono scontri tra forze di polizia e manifestanti anti Maduro. Certamente in contemporanea alle manifestazioni di protesta ci sono anche affollati cortei di sostegno a Maduro e alla “Rivoluzione Bolivariana”. Chavez aveva saputo controllare l’opposizione di piazza, spesso con durezza, ma adesso ci sono poliziotti che sparano e gruppi chavisti armati fuori controllo. Da un lato Maduro denuncia che la crisi economica è organizzata dalla destra fascista e nazista, ma non manca anche di dire “di stare indagando se nel governo non ci sia qualcuno che sta complottando contro di lui”. Diciotto morti, 250 feriti, 1000 arrestati indicano che la situazione è diventata esplosiva. Drammaticamente si avvertono segnali di divergenze dentro lo chavismo, ma anche dentro l’opposizione. Mai nel passato vi sono state critiche come quella del governatore dello stato di Tachira, Jose Vielma Mora, chavista di vecchia data, che ha criticato il sorvolo di aerei militari per spaventare i dimostranti. Nella pagina web di linea chavista Aporrea sono comparse critiche a Maduro. Sono note da sempre le due linee della chavismo, da un lato Maduro con una linea “moderata”, dall’altro lato Deosdato Cabello, presidente dell’Assemblea Nazionale, con una linea radicale. Ma il vero problema su cui si interrogano gli osservatori è: che pensa la vecchia base popolare chavista? Sembrano esservi forti preoccupazione per l’eventuale perdita dei vantaggi e contributi sociali con la caduta di Maduro, ma nel contempo una crescente convinzione che Maduro non è Chavez e che non è in grado di risolvere i problemi. Anche nella opposizione si sono verificate diverse opinioni su come affrontare Maduro. Da un lato Leopoldo Lopez e Corina Machado sono convinti che Maduro può cadere solo con la spallata delle piazze, Capriles è più prudente e invita Maduro a sospendere la brutale repressione se vuole il dialogo con le opposizioni. Maduro ha dichiarato giovedì e venerdì giorni festivi per l’anniversario del Caracazo, poi sabato ha invitato tutti a celebrare il carnevale, dopo ci saranno cinque giorni di ferie per l’anniversario della morte di Chavez. Così durante i classici giorni del carnevale in Venezuela si sono alternate manifestazioni di protesta degli studenti e manifestazioni carnevalesche sostenute dal Governo nella speranza di riportare il paese alla normalità. In un ritrovato quadro di unità, la MUD (Tavola dell’Unità Democratica), l’organizzazione unitaria dell’opposizione, lancia per sabato 8 marzo una grande marcia di protesta, chiamata “per le pentole vuote”. In campo internazionale una notizia bomba, ma trascurata dai mezzi d’informazione: la Russia ha annunciato di avere “trattative avanzate per avere basi in Venezuela, Cuba e Nicaragua”. Nei prossimi giorni, la OEA (Organizzazione degli Stati Americani) si riunirà per discutere sui fatti del Venezuela.
Fino a sabato Maduro e lo chavismo celebreranno Chavez con grandi manifestazioni e cerimonie, altri venezuelani continuano a protestare contro lo chavismo e i suoi eredi.
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