|
|
COLOMBIA (SANTA FÈ DE BOGOTÀ) |
|
|
Colombia, trattative ad un punto cruciale con le FARC
|
di Roberto Lovari |
A L ‘Avana riprendono oggi le trattative per un accordo di pace tra le delegazioni delle FARC (Forze armate rivoluzionarie colombiane),una guerriglia comunista, e i rappresentanti del Governo della Colombia. È un anno che le forze della guerriglia comunista, la più longeva dell’America Latina, e i rappresentanti colombiani si incontrano per porre fine ad una guerra che è costata durante 50 anni più di 220.000 morti e quattro o cinque milioni di sfollati. Certamente la situazione e i rapporti di forze tra Stato e guerriglia sono cambiati profondamente. Il secolo xx si chiudeva con l’ennesima trattativa tra FARC e governo colombiano. Il fallimento delle trattative portò il paese sudamericano ad ampie zone del suo territorio sotto il controllo diretto dei guerriglieri, mentre l’80% del paese a incursioni dei guerriglieri comunisti che sequestravano le persone per ricavarne risorse finanziarie, fermo restando che la loro lotta è finanziata principalmente dalla produzione e dal mercato della cocaina. Ci vollero gli otto anni della presidenza di Alvaro Uribe e i sostanziosi aiuti finanziari degli USA per riportare la sovranità dello stato in tutto il paese. Le FARC furono ridotte in alcune zone isolate e lontane del paese, da dove tuttavia continuano a compiere sanguinose azioni terroristiche. Il nuovo presidente Juan Manuel Santos eletto nel 2010 continua la dura azione militare e nel contempo si dichiara disposto a trattare una pace tra governo e FERC. Sotto l’azione energica di Santos vengono colpiti nel 2010 il numero due delle Farc, Mono Jojoy, e nel 2011 addirittura il massimo leader dei guerriglieri comunisti, Alfonso Cano. Dopo vari tentativi in Norvegia si verifica un primo incontro per aprire trattative di pace che vengono trasferite successivamente a Cuba. In 15 incontri sui cinque punti concordati, viene raggiunto l’accordo solo sui problemi agrari. Le trattative si arenano sullo spinoso problema della partecipazione politica delle FARC una volta raggiunto l’accordo. Gli osservatori sono unanimi nell’affermare che le trattative sono ad un punto cruciale: o si raggiunge un accordo o le imminenti elezioni presidenziali impediranno di andare avanti. |
|