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ARGENTINA (BUENOS AIRES) |
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La malattia della "Presidenta" argentina aggrava la situazione del Peronismo
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di Roberto Lovari |
Sabato 5 ottobre le prime notizie sulla salute di Cristina Kirchner, la “Presidenta”, come gli argentini chiamano il loro capo di stato. Successivamente il comunicato ufficiale, la Presidenta è caduta il 12 di agosto riportando un ematoma cerebrale che le imporrà 30 giorni di riposo assoluto. Un successivo comunicato ha informato gli argentini che la “Presidenta” il lunedì successivo era stata ricoverata in una clinica e operata con successo del suo ematoma cranico. Accanto a queste notizie, tutti i mezzi di informazione scrivevano e parlavano delle conseguenze dell’impossibilità di Cristina di esercitare le sue funzioni e dell’entrata in carica del vice presidente Amado Boudou, uomo super chiacchierato, con due processi in corso. Uno, il caso Ciccone, una società grafica con cui il vice Amado avrebbe intrattenuto rapporti illegali, e un processo per arricchimento illecito. Boudou era stato praticamente fatto scomparire dal peronismo kirchnerista dai mezzi di informazione. Molti viaggi all’estero, particolarmente in questo periodo elettorale. Il 27 di ottobre gli argentini saranno chiamati ad eleggere la metà dei deputati, 127, e un terzo dei senatori. I risultati delle recenti elezioni primarie obbligatorie celebrate l’11 di agosto non hanno dato buoni risultati per il peronismo della Presidenta Kirchner. Per tentare di “nascondere” Boudou, che non è gradito all’80% degli argentini, si è verificata una situazione paradossale. Autorevoli uomini del governo hanno rilasciato un fiume di dichiarazioni in cui si afferma che è Cristina che continua a comandare e a guidare il paese, Boudou porta avanti solo l’agenda dei suoi impegni. Senza mezzi termini, il capo di gabinetto, Juan Manuel Abal Medina, ha ricordato il ruolo limitato che avrà Amado Boudou e che “l’unica che ha il potere è la Presidenta”. Il giornale Clarin ha inoltre richiamato l’attenzione sul vero uomo di fiducia di Cristina, Carlos Zannini, con lei fin da quando faceva politica nella lontana provincia patagonica di Santa Cruz, culla del potere dei Kirchner. Infatti Carlos Zannini è il segretario legale e tecnico della Presidenza della Repubblica, è lui l’interprete e l’esecutore più fidato di Cirstina e segue ogni passo del vice presidente. Discordi sono i pareri degli osservatori sulle conseguenze elettorali della malattia della Presidente. C’è chi ricorda come l’”efecto compasion” per la morte del marito Nestor assicurò una sorprendente vittoria a Cristina nel 2010, e questo si ripeterà nelle elezioni del 27 ottobre. Altri mettono in risalto il quadro diverso dal 2010, il disastro dell’economia, la presenza di Boudou, uno dei politici più impopolari dell’Argentina, la rottura interna al peronismo non cambieranno i brutti risultati previsti. Cristina arriverà alla fine del mandato nel 2015 in mezzo a crescenti difficoltà e con consensi sempre decrescenti. |
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