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SUD AMERICA E LATINA |
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Le conseguenze in America Latina dell’elezione di Papa Francesco.
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di Roberto Lovari – pubblicato da Agenzia Fuoritutto |
Ci vorrà tempo perché si spenga la naturale e sentita soddisfazione dei popoli dell’America Latina e dei “latinos” degli USA per l’elezione del primo “Papa delle Americhe”, come giustamente ha titolato il grande giornale brasiliano di Rio de Janeiro O Globo. Ma dopo la gioia e soddisfazione della gente comune, sono iniziate le analisi sulle conseguenze politiche nella regione di questa grande novità storica. Certamente per avere un quadro più preciso ci vorrà tempo, ma alcune valutazioni possono già essere abbozzate. In primo luogo, quali conseguenze per l’Argentina verranno da un Papa argentino? Alcuni giornali del paese hanno scritto senza mezzi termini che la comparsa di Francesco è un duro colpo per la Presidenta Cristina Kirchner. Da anni vi è una contrapposizione netta tra il Cardinale Bergoglio e la dinastia Kirchner. Lo scomparso Nestor aveva definito Bergoglio “il vero capo dell’opposizione”. Lo scontro non si era verificato solo su temi laici, come il matrimonio tra omosessuali e l’aborto, ma anche su temi sociali. Bergoglio non stava zitto, denunciava le condizioni di miseria della popolazione argentina. Denunciava come false le vittorie decantate dai Kirchner e li avvertiva dei pericoli di una crescente polarizzazione della vita politica del paese. Da mesi le sue richieste di incontro erano eluse dalla Presidenza. Cristina ha imposto ai suoi il silenzio, non sempre rispettato da tutti, ad esempio il leader dei Piqueteros, una specie dei nostri centri sociali, D’Elia non ha nascosto il suo disappunto, la fidanzata del vice presidente Boubou aveva detto di non sentirsi “emozionata dall’avvenimento”. Un tema che l’elezione di Francesco ha risvegliato è quello dei rapporti tra Chiesa Cattolica e i suoi membri e la pagina oscura del Governo dei militari. Materia complessa che richiede onestà intellettuale per ricostruire il periodo senza strumentalismi o comprensionismi. Da alcune parti si è ventilato come alcune accuse o sospetti sul Papa vengano addirittura da ambienti vicini al Governo. Tutti si domandano che dirà il Papa sulle violazioni dei diritti civili e della libertà di stampa in alcuni paesi come l’Ecuador, il Venezuela e Cuba. I leader di questi paesi hanno salutato il “Papa vicino ai poveri”, ma nei loro paesi la Chiesa Cattolica è da tempo su posizioni critiche. Certamente la venuta in America del capo della Chiesa Cattolica ha reso felici e rafforzerà quei 50 milioni di “latinos” che vivono negli USA. Il cattolicesimo non parlerà solo con accento italiano o irlandese come nel passato. L’elezione del Papa sudamericano darà carica a tutti i cattolici delle Americhe, in particolare la gioventù cattolica, con la Giornata Mondiale della Gioventù in Brasile a luglio darà visibilità e idee per difendere i propri spazi dalla invadenza crescente degli evangelici, specialmente di quelli neo pentecostali. Silas Malafaia, uno dei pastori più famosi dell’assemblea di Dio, uno dei gruppi pentecostali più forti del Brasile, ha dichiarato senza timidezza che con i cattolici la distanza è enorme in tutti i campi, pertanto l’elezione di un Papa sudamericano non è un fatto che lo interessa. Il confronto tra le varie confessioni cristiane in America Latina potrebbe diventare ancora più teso e polemico. |
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