Sembra che alcuni deputati italiani aspettino di vedere le mosse del Ministero degli Esteri per formulare le loro interrogazioni sulla “performance” del Console onorario italiano di Salvador (Brasile) sul programma Report dell’11 dicembre di Rai tre. Si tratta di un ampio e polemico servizio su Don Verzé, al centro di una complessa vicenda giudiziaria e scomparso proprio in questi giorni. Report ha attraversato l’Atlantico per andare a Salvador de Bahia a vedere le vicende del San Raffaele locale, voluto e fatto costruire da Don Verzé e da Andreotti. Fermo restando il diritto di Report di avere le sue opinioni, quello che non dovrebbe essere consentito è affermare cose inesatte e criminalizzare le persone per le loro convinzioni religiose, tanto meno ad un rappresentante dello Stato italiano. Ad un certo punto del servizio, entra in campo il dott. Giovanni Pisano, console onorario italiano a Salvador. Il giornalista di Report dice: “La Ronzoni era un sigillo di don Verzé.” Il nostro console, che, anche se onorario, rappresenta il nostro paese, semi sdraiato su un divano, a Roma diremmo sbracato, risponde: “Certo che la Ronzoni doveva diventare direttore medico del San Raffaele e Console onorario, andava ogni giorno a Messa come Andreotti”. Queste, parola più, parola meno, le affermazioni del nostro console poco onorario ma molto fazioso. Il dott. Pisano fa riferimento alla dottoressa Liliana Ronzoni, che è stata Console onorario e direttore sanitario del San Raffaele, persona di specchiata onestà e serietà. È vero, la dottoressa Ronzoni è molto religiosa ed è terziaria laica. In primo luogo il Console, poiché rappresenta l’Italia dove si parla italiano, dovrebbe sapere che il termine giusto per chi dirige la parte sanitaria di un ospedale è “direttore sanitario”, e non , come ha detto lui, “direttore medico”, ma, mettendo da parte l’ignoranza di Pisano, da quando in questo paese le convinzioni religiose possono essere oggetto di atteggiamenti faziosi e sprezzanti? Report può fare e dire quello che vuole, ma il nostro console non si può prestare a gettare fango sugli Andreotti e sui Craxi. Pensi a fare bene il Console, non sono poche le lamentele sui servizi consolari. Certamente la Ronzoni avrà il difetto di pregare molto, ma, quando era lei il console onorario, negli uffici non lavoravano giovinette un po’ inesperte sul piano amministrativo ma sicuramente molto piacenti. Chi conosce Salvador sa che la Ronzoni non ha cambiato la propria condizione economica, ne facendo il Console ne il direttore sanitario. Lo stesso non si può dire di alcuni italiani che hanno avuto a che fare con il San Raffaele e che adesso gli sparano addosso. In molti a Salvador si chiedono cosa leghi il console Pisano ad un foglio di quattro pagine con articoli anonimi chiamato “Italia”, con sottotitolo “dedicato alla comunità italiana”. Il giornale, sempre appeso alla bacheca del nostro consolato come una gazzetta governativa, ed è distribuito a mano ad alcuni ristoranti. Tutti sanno che i due “corrispondenti per il Brasile”, come indicati dal giornale, non hanno mai visto in vita loro un ordine giornalistico. Gli italiani di Salvador non sono mai riusciti a scriverci due righe, ma si sa che, dopo alcuni anni di esistenza, un giornale ha diritto ai congrui contributi per la stampa italiana all’estero. Il console Pisano, invece di parlar male dei nostri uomini politici, avrebbe dovuto spiegare ai giornalisti che sbagliavano quando dicevano che il San Raffaele è solo per ricchi. Il San Raffaele è un ospedale privato, ci vanno i brasiliani che hanno l’assicurazione sanitaria privata, ma vi vengono curati ed assistiti anche gli abitanti del quartiere Pao da Lima, una favela poverissima, senza che debbano pagare nulla, certamente non è gratis per tutti, ma così fu stabilito quando Don Verzé e Andreotti donarono l’ospedale. Alcuni deputati forse chiederanno che il Ministro degli Esteri, prima di nominare un console onorario, gli si faccia un piccolo esame di storia locale. Se questa norma fosse stata in vigore quando fu scelto il dott. Giovanni Pisano, Salvador avrebbe un altro console onorario.
Dopo i provvedimenti presi contro il Console Vattani per le sue esternazioni di destra, vedremo se invece quelli di sinistra godono di “immunità”.
Un soteropolitano d’Italia. |