Brasile & Sud America
 
 
BRASILE (BRASILIA)  
Accuse alla vice-Lula “amica dei trafficanti”
di Roberto Lovari – Secolo d’Italia 29/07/2010
In questi giorni tutte le tre Americhe sono scosse dal problema delle Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia ( FARC). Si tratta della guerriglia più vecchia dell'America Latina, sono in armi dagli anni 60, definite dall'Onu e dalla Unione Europea "associazione terroristica “ sono anche chiamati dalla grande stampa “narco-terroristi” per essersi negli ultimi anni dedicati alla produzione e al traffico della droga. Sono la causa della crisi più grave delle pur agitate relazioni tra Colombia e Venezuela. Il tema della droga e del suo commercio, delle organizzazioni criminali che ne organizzano la produzione e il commercio è argomento quotidiano di tutta l'America Latina. Ci sono volute le migliaia di morti nella guerra tra cartelli messicani perché i mezzi di informazione dei "grandi consumatori europei" ne dessero qualche notizia. Anche il Brasile ha il problema della droga, anzi ne rappresenta forse la vera e propria emergenza nazionale, dati i numeri terrificanti dei morti ammazzati proprio per la droga. Ma sino a qualche giorno fa i temi della guerriglia colombiana e del traffico della droga erano rimasti fuori dal dibattito in corso nel paese per le presidenziali del 3 di ottobre. È stata involontariamente Dilma Rousseff, la prescelta da Lula quale erede, ad accendere le polveri. In un discorso a Rio, la Dilma ha fatto una battuta cattiva sul vice di Serra, Indio Da Costa:”Il mio vice non è caduto dal cielo”. La candidata petista faceva riferimento al fatto che, nell'ultimo giorno utile per presentare le candidature, al posto di Antonio Dias, PSDB, per la vicepresidenza era stato scelto il giovane e battagliero deputato di Rio Indio Da Costa, ciò al fine di ritrovare l'alleanza con l'ex PFL ora “Democratici” che non avevano accettato presidente e vice dello stesso partito, il Psdb. Il giovane deputato, ha solo 39 anni, ha risposto anche lui con sarcasmo "per una atea deve essere dura avere uno che viene dal cielo, è vero, ci sono differenze, io sono stato eletto quattro volte, lei ha un”padrino”. Il vice di Serra ha toccato un nervo scoperto della Dilma che deve affrontare un'immagine di persona lontana dalla religione, al contrario di Lula che fa diffondere foto di quando fa la comunione. Nel mese di settembre la potente conferenza nazionale dei vescovi del Brasile”CNBB” promuoverà un dibattito tra i tre candidati alla presidenza. Già in un sito della CNBB, il vescovo di Guarulhos, Don Luiz Gonzaga Bergonzini, aveva invitato a boicottare la Dilma considerando il Pt, il suo partito, favorevole all'aborto. Indio Da Costa ha aspettato qualche giorno, poi ha tirato la cannonata più forte. Nel sito del PSDB ha detto testualmente: ”tutto il mondo sa che il PT è legato alle FARC, legato al narcotraffico, vicino a quello che c'è di peggio”, é immaginabile la risposta del Pt, subito due denunce e una richiesta al tribunale supremo elettorale per rispondere nello stesso sito alle accuse di Indio Da Costa. Il presidente del Pt, Jose Dutra, denuncerà Serra e Indio Da Costa per danni morali. La stampa brasiliana ha ricordato e scritto che il problema esiste e non da oggi, anche se non nelle forme polemiche descritte dal vice di Serra. Già nel 2002 durante la campagna per le presidenziali il PT dovette difendersi da questa accusa. È storia che il PT prima di andare al potere con Lula era un partito della sinistra radicale, in contatto con tutte le altre organizzazioni dello stesso taglio politico di tutto il Sud America. Con acutezza il noto giornalista dello stimato giornale di San Paolo, La Folha, Clovis Rossi, ricorda il precedente della organizzazione Foro di San Paolo. IL PT creò questa organizzazione che vedeva non solo la presenza di tutti le sinistre estreme del Sudamerica, ma anche della FARC, una “organizzazione sollevatasi in armi”, come venivano chiamate. Le riunioni andarono avanti poi per molti anni finché nel 2005, Lula era al potere da tre anni, la partecipazione al Foro delle FARC venne respinta dalla segreteria del Foro, egemonizzata dal Pt. Alle successive riunioni del Foro le FARC non furono mai più accolte. Nel Social Forum di Porto Alegre nel 2002 la stampa brasiliana denunciò la presenza informale delle FARC alle riunioni. Il governo brasiliano si è sempre rifiutato di definire le FARC come organizzazione terrorista, ciò dice Marco Aurelio Garcia consigliere speciale di Lula per la politica estera e responsabile del programma della Rousseff, per lasciare una porta aperta ad una eventuale mediazione tra le FARC e la Colombia. Il clima elettorale si accende mentre i brasiliani rimangono divisi sulla scelta del presidente, l'ultimo sondaggio fatto dalla autorevole Datafolha da il tucano Serra con il 37% delle intenzioni di voto, la petista Roussef con il 36%, la verde Marina con il 10%, con un margine di errore di due punti in percentuale in più o in meno, significa un chiaro e netto pareggio. Lo stesso risultato viene fuori dalle simulazioni sul secondo turno.

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