Brasile & Sud America
 
 
PARAGUAY  
Paraguay, voto ad aprile
di Roberto Lovari da l' "Avanti"
Il 20 di aprile i sei milioni di abitanti del Paraguay eleggeranno il successore dell’attuale presidente Oscar Duarte Frutos alla guida da cinque anni del loro paese, essendo fallito, dopo manifestazioni e sommosse, nel marzo del 2006, il tentativo di cambiare la costituzione per consentirgli il secondo mandato.
Paese decisamente particolare il Paraguay, stretto tra i due grandi dell’America Meridionale, l’Argentina e il Brasile, privo di sbocco al mare, è vissuto quasi sempre lontano dai grandi mezzi d’informazione non solo europei e nordamericani, ma anche da quelli dell’America Latina.
A ciò ha contribuito sicuramente la ferrea dittatura esercitata dal 1954 all’’89 da parte del generale Alfredo Stroessner dell’Alleanza Nazionale Repubblicana (ALR), partito meglio conosciuto come “Colorado”. Dopo la caduta del longevo dittatore, il partito Colorado ha continuato a governare il paese, lo fa da decenni. Certamente la vita politica del dopo Stroessner è stata ricca di avvenimenti forti. Il tentativo di colpo di stato del generale Oviedo nel ’96, perché rimosso dalla sua carica di capo dell’esercito, la vittoria di Oviedo nelle primarie del Partito Colorado per le elezioni presidenziali del ’98, alle quali però non poté partecipare perché condannato a 10 anni di prigione, l’assassinio del vice presidente Argaña nel ’99 e la caduta nello stesso anno del presidente Cubas, sostituito da Macchi, che poi viene messo sotto accusa per aver distratto a suo favore 16 milioni di dollari.
Sembrava che con l’elezione di Duarte il paese si dovesse incamminare verso una vita politica democratica e più tranquilla, anche dopo il fallimento del tentativo di Duarte di ottenere un secondo mandato. Tutto lasciava pensare che nel 2008 la partita presidenziale si sarebbe giocata, come da sessanta anni, nelle primarie del partito Colorado, scelta spesso controversa ma che alla fine portava alla presidenza del paese il candidato prescelto.
Il 20 di aprile vedrà invece un quadro profondamente diverso per tre dati, anche se il terzo è in fase di completamento.
La prima novità è la comparsa sulla scena politica dell’ex vescovo cattolico Fernando Lugo. A fine dicembre del 2000 Lugo si è dimesso da vescovo di San Pedro Ycumandyu ed ha chiesto alle gerarchie ecclesiastiche di ridurlo allo stato laico per potersi candidare alle elezioni presidenziali del 2008. il prefetto della congregazione dei vescovi, Giovan Battista Re, lo ha sospeso a divinis, ricordandogli che fu eletto vescovo per sempre.
Anche se la Conferenza Episcopale del Paraguay condivide subito la decisione del Vaticano, non così gli abitanti del paese, che in pochi giorni raccolgono centomila firme a sostegno della candidatura e un vasto fronte di partiti di sinistra, di associazioni religiose e sociali ed il potente partito Liberale Radicale Autentico, che nelle elezioni del 2003 aveva raccolto il 24% con Cesar Franco, lo appoggia. Alla fine dell’estate Lugo è al 57% delle intenzioni, mentre i mezzi di informazione e gli uomini del partito Colorado ricordano come la costituzione del paese non permetta a nessun religioso di assumere cariche politiche.
La seconda novità si verifica nel mese di ottobre, la Corte Suprema di Giustizia annulla la condanna a 10 anni di prigione al generale Lino Oviedo, rendendolo così libero di candidarsi alle elezioni presidenziali. Immediatamente il partito che aveva fondato nel 2000 uscendo dal partito Colorado. L’UNACE, unione dei cittadini etici, lascia l’alleanza con l’ex vescovo e lo lancia alle presidenziali.
Già a metà dicembre un sondaggio del giornale Ultima Hora da Lugo, candidato di APM (alleanza patriottica per il cambiamento) al 34,4%, Oviedo (dell’UNACE) al 32,2% e i “Colorados” al 18,9% se la candidata fosse l’ex ministro della cultura Blanca, e al 25,1% nel caso della candidatura dell’ex vice presidente Castiglioni.
La terza novità delle elezioni del 20 aprile è la grande contestazione esistente sul risultato delle primarie dei Colorados vinte da Blanca Ovelar, sostenuta dal presidente uscente Duarte.
Castiglioni, ex vice presidente di Duarte, contesta il risultato e minaccia di andare in tribunale, fatto che potrebbe anche rendere impossibile una candidatura dei Colorados.
Novità da segnalare nel quadro politico di questo paese è la riunione tenutasi ad Asuncion, capitale del Paraguay, del comitato dell’Internazionale Socialista per l’America Latina ed il Caribe.
La riunione ha visto la partecipazione, non solo di numerosi membri dell’Internazionale Socialista di questa area, ma anche di rappresentanti dei socialisti francesi, spagnoli, svedesi e di Francesca D’Ulisse per i DS.
La dichiarazione finale saluta calorosamente la candidatura di Lugo, esprime l’augurio di vittoria per il suo schieramento, di cui fanno parte anche il Partito Rivoluzionario Febrerista e il Partito Paese Solidario, membri dell’Internazionale Socialista.

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